Passo dopo passo …
Ho scoperto che camminare mi fa sentire bene: mi permette quotidianamente di stare a contatto con la natura e i risultati che ottengo fisicamente mi stanno ridando un po’ di serenità e fiducia in me stesso.
Il prossimo step che mi sono prefissato è quello di trovare un lavoro, consapevole che in questo periodo e nella zona in cui vivo non sarà semplice.
Mi sono organizzato: ho ripescato i sistemi che utilizzavo nel precedente lavoro, ho scaricato i dati delle aziende che ho ricavato dalle pagine bianche, ho creato un foglio Excel che ho suddiviso in base a vari fattori (es. azienda, contatti ecc.) e ora invierò il mio curriculum vitae con la relativa lettera di presentazione a tutte le aziende che inserivo nel mio elenco.
Ho pensato che di fatto cercare lavoro è un lavoro anch’esso e quindi mi sono imposto di dedicare qualche ora ogni giorno a raggiungere questo obiettivo. Farlo mi dà anche molta soddisfazione perché riprendo in mano strumenti che non utilizzavo da anni.
Sicuramente sarà molto impegnativo e metto in conto che in alcuni casi non avrò nessun riscontro e che qualcuno mi risponderà negativamente. Perseverando però spero che qualcuno mi possa proporre dei colloqui, che si aprano delle possibilità per permettermi di ripartire.
Sono pieno di entusiasmo: mi sento nuovamente parte di un qualcosa.
La forza della mia mente
Mi sto occupando della mia autostima facendo delle sane passeggiate. Ho iniziato camminando per 2 km. e oggi ho raggiunto l’ottimo obiettivo di camminare per 20 km.
Utilizzo un metodo che ho assimilato sul lavoro, quando facevo il responsabile tecnico: pianifico un percorso che abbia i km. che mi prefiggo di raggiungere, prendo quello che mi serve (es. l’acqua) e parto.
Durante il cammino, quando sento salire la stanchezza e mi verrebbe voglia di chiamare qualcuno per farmi venire a prendere, cerco di non pensare agli aspetti negativi, ma piuttosto mi soffermo ad osservare quelli che mi circonda. Così facendo mi sono reso conto che la fatica non è solamente un discorso fisico, ma che è soprattutto un aspetto mentale. Distogliendo il pensiero dallo sforzo fisico e soffermandomi invece sui panorami e altri elementi che mi circondano, sento che il peso della mia fatica diminuisce.
Suddivido i miei percorsi in tappe, un po’ come è la vita. Quei piccoli passi, oppure quei piccoli obiettivi quotidiani se riferiti alla vita in generale, che, senza dover strafare, uno dopo l’altro ci permettono di raggiungere la nostra gratificazione e di sentirci valorizzati.
Tutto questo mi fa pensare che la mente è il 70% del nostro essere e che solo noi possiamo agire su noi stessi.

Sono un uomo con una storia ordinaria, una famiglia simile a tante altre e tanta voglia di serenità. Sto scoprendo giorno per giorno, che sono Io l’artefice del mio benessere e che, chi non mi vuole, non mi merita. Mi voglio, mi merito, mi amo.