Quando si parla di benessere psicologico, si sente spesso parlare della necessità di lavorare su se stessi. Per crescere umanamente e trovare una propria strada per vivere in armonia con l’ambiente, “devi lavorare con te stesso”. Mi chiedo cosa significhi lavorare con sulla propria persona, che tipo di lavoro sia e in cosa consista nella quotidianità.
L’ambiente offre strumenti molto utili. Come tutti gli strumenti servono per raggiungere uno scopo, ma non sono in grado da soli di fare alcunché. Libri, corsi, psicoterapia, counseling, coaching, meditazione, preghiera e pellegrinaggi sono strumenti utilizzabili per “lavorare” su se stessi. Lavorare per ottenere cosa? L’obiettivo non è sempre chiaro e la parola lavoro non mi piace affatto in questo caso, ma proverò a mettere a fuoco i possibili obiettivi.
Vivere significa interagire col mondo esterno a noi e ritengo che sia molto importante conoscere il più possibile la persona che facciamo salire su questo palcoscenico che chiamiamo vita. Provare a conoscersi, dunque, è il primo passo da compiere per interagire con le altre persone e con le infinite situazioni in cui siamo chiamati a esprimerci. Conoscere se stessi se non un obiettivo ultimo, è una direzione verso cui dirigersi, pur sapendo che non lo raggiungeremo mai in modo definitivo.
Cosa dobbiamo conoscere?
La conoscenza di noi stessi riguarda i nostri atteggiamenti e il modo di pensare che influenzano i comportamenti. Sapere come reagiamo agli eventi dolorosi o alle fatiche quotidiane, permette di orientare il comportamento. Quali emozioni proviamo i determinate situazioni, a quali automatismi siamo soggetti, quali sono le nostre più intime aspirazioni, quale storia ci ha condotto a essere quello che siamo oggi? Queste e infinite altre domande, possono trovare delle risposte usando gli strumenti citati sopra. Il “lavoro” ha lo scopo di imparare qualcosa di noi che ci fa agire e reagire in modo automatico e, talvolta, disfunzionale. Cercare e conoscere per imparare qualcosa di noi che ci era sconosciuto.
Cosa significa imparare?
Imparare significa cambiare in modo permanente i propri comportamenti in seguito alle nuove conoscenze acquisite. In questo caso, imparare significa cambiare le proprie convinzioni, i propri comportamenti e il modo di reagire agli eventi della vita. Cambiano dunque gli atteggiamenti, i pensieri e le azoni, con il risultato auspicabile di un maggiore adattamento all’ambiente e una maggiore qualità della nostra vita.
Possiamo parlare a questo cambiare le parole e parlare di percorrere un sentiero di conoscenza, piuttosto che lavorare.

Milano, Italy – Ho 59 anni, mi sono laureato in psicologia clinica all’Università degli Studi di Parma e specializzato in psicoterapia a indirizzo comportamentale e cognitivo. Mi sono specializzato in psicoterapia cognitiva e comportamentale, sessuologia clinica, terapia della coppia e consulenza familiare. Ho conseguito un master in ipnoterapia e seguito il percorso di specializzazione in EMDR per il trattamento dei traumi.