Bambino: Senti, ma tu ci sei mai riuscito?
Anziano: A fare cosa?
B: A realizzare un sogno.
A: Si, certo.
B: E come hai fatto?
A: Ho chiuso gli occhi, e ho pensato a una cosa bella, a una di quelle che desideravo tanto.
B: Ma è bastato solo fantasticarlo?
A: No, poi lo devi anche sentire, sulla pancia, è li che sta la differenza tra un vero sogno e un falso sogno.
B: In che senso?
A: Deve emozionarti, ti deve far battere forte il cuore, e lo devi percepire anche nelle sensazioni.
B: E poi quando li hai riaperti si è realizzato?
A: Non si realizzano mai da soli, lo devi fare tu.
B: E come?
A: Gli esperti ti direbbero che lo devi vedere prima nella mente, che se puoi visualizzarlo allora puoi realizzarlo, che devi possedere un atteggiamento vincente, e lo devi spezzettare in tanti piccoli obbiettivi per poi raggiungerli uno alla volta. Che prima di diventare realtà, deve trasformarsi in un progetto. E che è importante che tu sappia dove vuoi arrivare, e conoscere le azioni appropriate che intraprenderai per andare in quella direzione. Ma…
B: Ma?
N: Tutto questo è molto bello ma è solo il vissuto di altri. Potrebbe farci comodo a realizzare i nostri, ma dobbiamo avere una strategia personale.
A: Si, vero, ma quale?
N: Fallire.
A: Come, non ho capito scusa, cosa hai detto?
N: Quello che hai sentito.
A: No, aspetta, non ti seguo, mi stai dicendo che sbagliare è la vera strada per realizzarlo?
A: Se fallisci, è perché hai tentato, se hai tentato, è perché hai avuto un sogno, e se hai avuto un sogno, è perché credi ancora in qualcosa.
B: Si, però non sarebbe meglio realizzarlo senza perdere?
A: Fallire è una vittoria, ti fa capire dove hai sbagliato, e ti permette di correggerti. Ti fa comprendere anche dove non hai mancato, perché non è detto che tu debba per forza aver commesso degli errori. A volte abbiamo dei limiti che non possono essere superati, o sogni che non possono essere realizzati. Perché è inutile che tu voglia eguagliare le gesta di alcuni grandi uomini, o raggiungere i tuoi desideri se non possiedi le doti per farlo. Fallirai sempre, ma quei fallimenti te lo dovrebbero far capire.
B: Ma così non si realizzeranno tutti i nostri sogni.
N: Eh no, caro mio, così non si realizzerà solo la tua illusione di sogno, il tuo vero sogno, quello realizzabile lo hai ancora nel cassetto.

Classe 1975, vivo e lavoro a Porto Sant’Elpidio; nel 1994 mi sono diplomato all’ITI di Fermo con specializzazione in telecomunicazioni, nel 2007 ha ottenuto il diploma triennale in Gestalt Counseling (Psicologia Umanistica) presso l’Aspic di Ancona e nel 2008, ho completato il corso in Counseling ad intervento Psicocorporeo. Sono stato tra i finalisti della sezione Romanzo Inedito dell’VIII edizione del Premio Letterario nazionale Streghe Vampiri e co, con l’opera dal titolo Karen. Sono arrivato al secondo posto del concorso letterario Idea donna, col racconto “A un passo dall’oblio. Nel 2019 ho pubblicato il mio romanzo d’esordio dal titolo Dimmi che cos’è l’amore. Nel 2020 ho vinto la pubblicazione col racconto breve Sull’orlo, inserita nell’antologia Scrivendo Natale 2020.