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 Questi 7 passaggi per gestire le emozioni e non soccombere di fronte alle nostre paure, ci possono dare una traccia razionale da seguire quando ci troviamo in difficoltà.

Quando l’adrenalina aumenta, sia che stiamo affrontando situazioni difficili, sia che  impariamo cose nuove, dal nostro cervello rettiliano parte lo stimolo verso il cervello limbico e la neo-corteccia, che attiva un meccanismo archetipico (Combatti o Fuggi – Fight or Flight)  verso il sistema neurofisiologico che deciderà la tua reazione: combattere o fuggire per evitare il conflitto. Vediamolo più in dettaglio.

Come reagire di fronte alla paura?

Sono sicuro che sia successo anche a te. Stai attraversando una strada e mentre ti allontani dal marciapiede, qualcosa dentro di te ti fa attraversare velocemente o ritornare al punto di partenza. Poi, scopri che stava arrivando un’auto che non avevi visto e che avrebbe potuto colpirti se avessi attraversato alla stessa velocità. Il meccanismo Fight or Flight decide se attraversare  o ritornare indietro,  combattere (Fight) o lasciare (Flight). Ci sono ancora altre due alternative di fronte alla paura:

  1. Sottomissione: nella posizione, in vista di ciò che ci spaventa, non scappiamo né ci prepariamo alla battaglia, ci limitiamo a dichiarare sottomissione. Come un animale che non sa cosa fare rimanda ogni reazione;
  2. Congelamento: allo stesso modo, non scappiamo ma non ci prepariamo per la battaglia, né possiamo decidere la nostra inerzia, semplicemente ci congeliamo. In questa modo,  te ne puoi rendere conto, il fattore tempo è determinante per realizzare, valutare e decidere.     

Le 7 tappe del cambiamento

Ci sono  sette fasi di trasformazione delle nostre emozioni. Partiamo sempre dal riconoscere la situazione in cui ci troviamo, e prendere distanza dalla situazione, prendere fiato, acquisire una piccola o grande nuova immagine e ritrovare la calma puntando al cambiamento costante.

Il Processo di gestione

Diamo un’occhiata a una serie di passaggi che possiamo intraprendere per rendere più facile la gestione delle nostre emozioni:

  1. Riconoscimento – Il primo passo, forse il più difficile e importante di tutti, è riconoscere la situazione in cui ci troviamo. Molte volte riconosco anche la difficile situazione in cui mi trovo quando è già tardi, o quando ciò che voglio o devo gestire è già finito.
  2. Accettazione – Accettare o no ciò che sentiamo non è necessariamente buono o cattivo, ma il fatto che tutti noi proviamo emozioni è qualcosa che non possiamo negare. Semplice, ma non facilissimo, è l’ammonimento a tutti noi di essere aperti a ciò che sentiamo, e alcuni di noi potrebbero non esserlo. Sappiate che non è mai troppo tardi per iniziare.
  3. Attesa – Respira, prendi fiato diceva mia nonna. Una breve attesa con quello che stiamo provando in quel momento permette al nostro sistema nervoso di calmarsi e rallentare un po’.
  4. Comprensione – Qual è l’intento positivo di questa sensazione? Poiché le emozioni sono i nostri consiglieri segreti, nonché uno dei canali di comunicazione della mente con il corpo? Qual è il messaggio?
  5. Cambiamento – Avendo realizzato l’emozione e il messaggio che l’emozione ci  trasmette, si apre una piccola fessura per poter ricordare situazioni simili che abbiamo gestito con successo.
  6. Trasformazione – Quindi, cambiando l’effetto che ha l’emozione prodotta dalla situazione, iniziamo a concentrarci sul messaggio che trasmette, il che ci porta a una percezione maggiore e addirittura migliore della situazione.
  7. Completamento – Possiamo con la logica mettere l’emozione nel gioco e razionalizzare la situazione per poterla valutare e avere logica ed emozione unite come guida per gestire al meglio la situazione.

l vantaggi

Il grande vantaggio di questo processo è la gestione di una situazione per logica e non solo per impulso. Molti potrebbero sostenere che non dovremmo essere oppressi e dovremmo esprimere ciò che sentiamo: sono d’accordo, ma ci sono situazioni in cui avremo bisogno di flessibilità, per scegliere se perdere una battaglia per vincere una guerra.

Mantenere la calma

Sviluppare la mia capacità di mantenere la calma è una cosa che ho imparato attraverso il mio coinvolgimento con la PNL.

Sei molto forte, mi dice mio figlio. Io sorrido ogni volta, anche se sicuramente la PNL  mi ha aiutato nelle mie relazioni interpersonali e nel come essere adattabile, in modo da poter gestire le situazioni. Ma il vantaggio più grande che mi ha dato è quello di essere in grado di gestire me stesso (gioco interiore) in modo da poter gestire il mondo / le situazioni in cui vivo (gioco esteriore).

Argyrios Dourvas

Author Argyrios Dourvas

Il mio nome è Argyrios Dourvas, con  una bellissima e lunga esperienza come Sociologo, Formatore e Mediatore Familiare,  dedico la mia vita allo studio della comunicazione efficace in ambito personale, relazionale e professionale, con l’obiettivo di identificare e condividere le migliori risorse per valorizzarla.

La mia passione di “comunicazione efficace” e il mio grande sogno di “far sì che un numero sempre maggiore di persone e di organizzazioni scopra e metta in atto il potenziale, le risorse e le capacità che già possiede” mi hanno condotto ad avvicinarmi al mondo magico della PNL e del Coaching.

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